Lettura del Vangelo di Marco - La chiamata degli apostoli

Siamo arrivati a un momento importante, Gesù è arrivato sulle sponde del lago di Tiberiade, che Marco definisce "Mare di Galilea". Non è un luogo casualmente scelto. E' la via del Mare (dalla Siria al Mediterraneo), un crocevia di incontri. Alcuni  sottolineano che mentre Giovanni predicava nel deserto, Gesù "si butta nella mischia". Qui incontra quattro uomini, due coppie di fratelli. Sono pescatori

LEGGIAMO

16 E mentre camminava lungo il mare di Galilea vide Simone e Andrea suo fratello che gettavano le reti in mare, perché erano pescatori.
17E Gesù disse loro: Seguitemi, io vi farò pescatori di uomini. Ed essi, lasciate all’istante le reti, lo seguirono. 18 E avanzatosi un poco vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, anch’essi nella barca a rassettare le reti. 19Subito li chiamò ed essi, lasciando il loro padre Zebedeo nella barca coi garzoni, lo seguirono.

Gesù raggiunge l'uomo e non lo cerca nel tempio; lo chiama nella sua quotidianità. Gesù. infatti, va a cercare Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni, mentre sono intenti a gettare e rassettare le reti. Li vede e li invita a seguirlo, poi prospetta loro uno scopo: diventare pescatore di uomini; gettare le  reti, cioè, per avvicinare gli uomini. 
Questi pescatori  hanno il coraggio di lasciare quello che facevano,i propri familiari per seguire Gesù.  "La loro vita diventerà un'avventura straordinaria e affascinante" (Papa Francesco)
C'è una bellissima lectio dei carmelitani (o.carm) che sottolinea la scelta della coppia di fratelli.
"Non si va da soli in questa nuova avventura. I legami non si rompono. I fratelli diventano più fratelli, condivideranno ancora l'esistenza amara del guadagnarsi il pane, non più cercando per sé ma donando ad altri".
La chiamata di questi primi 4 apostoli è l'immagine della nostra vocazione: non c'è vocazione senza l'incontro con Gesù, senza il suo sguardo posato su di noi, sulla nostra identità, sulla nostra vita personale.